La strategia riguarda le intenzioni del piano, la dinamica che lo pervade in vista di obbiettivi politici, sociali e culturali. Che essa si rivolga a grandi come a piccole cose, si tratta sempre decisioni da prendere. Il piano operativo riguarda invece decisioni già prese, mentre i contenuti strutturali del piano generale si concentrano sugli aspetti dove non c'è nulla da decidere, ma solo da riconoscere e da descrivere.
I contenuti strategici del piano regolatore si esplicitano a livelli diversi. Se la decisione di procedere operativamente a determinate trasformazioni urbanistiche è una scelta strategica che coincide con il momento in cui si forma o si aggiorna il piano operativo, quella di escludere determinate parti del territorio da certe trasformazioni o, al limite, da qualsiasi trasformazione urbanistica, è invece un contenuto strategico del piano generale, modificabile solo attraverso una variante generale al piano, soggetta a tutte le verifiche di compatibilità che in codesto caso sono di prammatica.
I contenuti strategici del piano regolatore possono essere di "primo grado" o di "secondo grado"
Contenuti strategici di primo grado del piano regolatore sono quelli che riguardano le scelte di ampio respiro, fortemente condivise, che connotano e qualificano l'autonoma politica urbanistica comunale e rispecchiano un impegno sociale ed economico che va oltre i limiti del mandato amministrativo. Tutte le scelte strategiche di primo grado sono direttive vincolanti che l'amministrazione comunale dà a se stessa con il preciso intento di tradurle progressivamente in scelte operative. Fino a quando non siano state tradotte in un piano operativo esse non possono essere invece essere considerate vincolanti per i proprietari dei terreni. A tale scopo il piano regolatore - e questo rientra tra i suoi compiti strutturali - disciplina attraverso il regolamento urbanistico le azioni di conservazione urbanistica che servono a mantenere in essere tutti gli usi attuali del suolo compatibili con l'ambiente, fino al momento in cui le eventuali trasformazioni intensive siano operativamente decise.
Modifiche delle indicazioni strategiche comportano varianti generali al Prg sottoposte all'approvazione degli organi superiori (Provincia, Regione) cui spetta il compito di verificarne la coerenza con gli indirizzi strategici territoriali.
Contenuti strategici di secondo grado sono quelli che il piano regolatore recepisce da atti validi di livello sovracomunale come il PTC, accordi di programma ecc. Essi sono vincolanti per l'amministrazione comunale che è tenuta a fare si che i contenuti strategici di primo grado siano compatibili con esse e ad aggiornarli continuamente secondo i progressivi sviluppi delle decisioni prese a livelli superiori. Resta fermo però che il Comune deve sempre avere facoltà, in occasione della formazione di variante generale al piano regolatore, di proporre agli enti sovraordinati la cancellazione di indicazioni ritenute a tutti gli effetti superate.
I contenuti strategici di secondo grado, essendo mutuati in genere dal piano territoriale di coordinamento provinciale, riguardano un campo di temi molto variabile nel quale acquistano particolare forza da un lato quelle che riguardano i settori nei quali la Provincia ha autonomia finanziaria (come, per esempio, la viabilità provinciale) e dall'altro quelle che corrispondono agli indirizzi maggiormente condivisi in quel concerto a più voci che dovrebbe essere tipico della pianificazione sovracomunale, di cui ogni amministrazione comunale dovrebbe, secondo il principio di sussidiarietà, essere al tempo stesso oggetto e soggetto.
I contenuti strategici di secondo grado possono essere distinti secondo il grado di certezza che li caratterizza. Partendo dal basso abbiamo:
Gli indirizzi strategici sono indicazioni di carattere generale cui l'amministrazione comunale intende informare la propria politica urbanistica, indipendentemente dall'esistenza delle condizioni e degli elementi necessari a tradurle in direttive specifiche e , di conseguenza, in disposizioni operative.
Agli indirizzi strategici si informeranno anche provvedimenti, di natura non propriamente urbanistica, ma che riguardano sempre tuttavia l'assetto del territorio, le condizioni dell'ambiente, i trasporti, l'energia.
Alla pagina delle salvaguardie strategiche, la colonna a sinistra è riservata agli indirizzi, quella di destra alle direttive.
Il piano delle strategie contiene direttive vincolanti che l'amministrazione comunale dà a se stessa con il preciso intento di tradurle progressivamente in scelte operative. Fino a quando non siano state tradotte in variante operativa esse non possono essere invece essere considerate vincolanti per i proprietari dei terreni. A tale scopo il piano regolatore disciplina attraverso il regolamento urbanistico le azioni di conservazione urbanistica che servono a mantenere in essere tutti gli usi attuali del suolo compatibili con l'ambiente, fino al momento in cui le eventuali trasformazioni intensive siano operativamente decise.
Le direttive riguardano: